25 MAGGIO / GIORNATA MONDIALE DELLA TIROIDE
Il 25 maggio di ogni anno è la giornata mondiale della tiroide. Ci stiamo abituando al fatto che nel corso dell’anno diverse giornate siano dedicate a varie malattie, come il diabete, la cui giornata è il 10 novembre, l’ AIDS, la cui giornata è il 1° dicembre, il cancro, la cui giornata è l’11 novembre. Queste “ricorrenze” trovano giustificazione nel fatto che le patologie ricordate sono molto diffuse e che bisogna continuamente dedicare studi e risorse alla prevenzione e alla cura.
La tiroide è una ghiandola del sistema endocrino che si trova alla base del collo e che produce ormoni che hanno importanti effetti sulla regolazione del metabolismo basale, sull’apparato cardiovascolare, sul metabolismo degli zuccheri e dei grassi e sul metabolismo osseo. Le malattie della tiroide sono di frequente riscontro nella popolazione generale con una forte predilezione per il sesso femminile e possono colpire tutte le età. La causa più frequente di patologia tiroidea nella popolazione mondiale è la carenza alimentare di jodio che si manifesta con un aumento di volume della tiroide (gozzo) con formazione di noduli.
La più efficace prevenzione del gozzo e dei noduli tiroidei è la jodoprofilassi, facilmente attuabile mediante l’uso di sale da cucina iodato ovunque disponibile. I noduli tiroidei non rappresentano quasi mai un problema anche se tra essi possono esservi forme maligne facilmente diagnosticabili con ecografia e ago aspirato. Statisticamente possiamo dire che solo l’ 1% dei noduli tiroidei è maligno. Nelle aree geografiche ove la popolazione ha un apporto alimentare adeguato di iodio, un fattore che gioca un ruolo fondamentale nelle malattie della tiroide è l’autoimmunità che può dare origine a un ipotiroidismo (conseguente a tiroidite di Hashimoto) o a un ipertiroidismo (Morbo di Basedow). L’ipotiroidismo può essere riscontrato nell’8-10% della popolazione generale e oltre i 75 anni può colpire 1 donna su 5. L’ipertiroidismo colpisce il 2-3% della popolazione generale.
Sia l’ipotiroidismo che l’ipertiroidismo, una volta diagnosticati, possono essere curati con relativa facilità. Per capire se la propria tiroide funziona bene è sufficiente sottoporsi a un esame di laboratorio che si chiama TSH. Soprattutto negli anziani, è bene controllare saltuariamente questo esame.
- Dott.re Alberto Nicodano - Endocrinologo