Insulina Degludec: una nuova insulina a disposizione del Diabetologo e del paziente diabetico.
E’ recentemente arrivata anche in Italia una nuova insulina, più precisamente un analogo ritardato dell’insulina che viene ad affiancarsi agli analoghi ritardo già presenti da vari anni nella farmacopea diabetologica( insulina glargine e insulina detemir). Questi tipi di insulina ritardata hanno rappresentato un passo avanti nella terapia dei diabetici di tipo 1 e anche di tipo 2, qualora necessitanti di apporto insulinico.
Il loro scopo è infatti quello di mantenere una insulinizzazione basale costante-come avviene nella fisiologia- sulla quale poi si inseriscano le insuline rapide nel caso del tipo 1 o farmaci antidiabetici orali nel caso del tipo 2. La lunga durata ( sino a 24 ore) e la relativa costanza d’azione sulla glicemia ne hanno fatto uno strumento terapeutico importante.
Che vantaggi avrebbe degludec? A giudicare da vari studi presenti in letteratura, quest’ultimo tipo di insulina ritardata sarebbe caratterizzato da una durata d’azione nettamente più lunga, ben oltre le 24 ore, avrebbe minori rischi di causare ipoglicemia e permetterebbe una maggior flessibilità negli orari di somministrazione. Mentre ad esempio glargine va somministrata cercando di mantenere sempre la stessa ora ( di solito viene fatta prima di coricarsi ogni 24 ore), degludec non vincola tassativamente ad un orario fisso permettendo una flessibilità di inoculo maggiore.
Secondo il Word Diabetic Congress di Melbourne del dicembre 2014, Degludec assicurerebbe un’azione basale molto costante e ridurrebbe del 25% il tasso delle ipoglicemie rispetto agli altri analoghi ritardo. Il prof Francesco Giorgino, Cattedrattico di Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell’Università degli studi di Bari, ha definito degludec come un innovativo analogo basale dell’insulina che –grazie al suo profilo farmacocinetico ultralento-ha una durata d’azione superiore alle 24 ore e un effetto metabolico distribuito uniformemente nel corso della giornata. Dalla ridotta variabilità d’azione ( cioè dalla costanza dell’effetto) deriva un profilo glicemico più stabile che assicura il raggiungimento di valori glicemici soddisfacenti con una importante riduzione del rischio di ipoglicemia.
- Dott. Alberto Nicodano