100 anni dalla scoperta dell’insulina
Furono due medici canadesi,Frederick Grant Banting e Charles Herbert Best ( quest’ultimo ancora studente) a isolare per la prima volta nel 1921 l’Isletina,oggi nota come insulina.
Un anno più tardi,Leonard Thompson , un ragazzo di 14 anni che rischiava di morire a causa del diabete in un ospedale di Toronto,divenne la prima persona a ricevere una iniezione di insulina. Il risultato fu incredibile:entro 24 ore i livelli pericolosamente alti di glucosio nel sangue di Leonard scesero a livelli quasi normali e il ragazzo si salvò. In seguito Banting,con l’ausilio di un collega,John Macleod,sviluppò una forma più pura di insulina,prodotta dal pancreas bovino. Nel 1923 Banting e Macleod ricevettero il Nobel per la Medicina. Nei decenni successivi si svilupparono diverse varietà di insuline,tutte di origine estrattiva animale ( bovini e suini),con durata d’azione più rapida o più lenta.
Nel 1955 fu scoperta la struttura molecolare dell’insulina: due catene di aminoacidi legate da ponti disolfuro.
Nel 1970 ,tramite purificazione cromatografica,si arrivò alle insuline monocomponenti.
Nel 1975 si arrivò alla produzione di insulina umana completamente biosintetica.
Nel 1978 si avviò la produzione commerciale di insulina umana biosintetica.
Nel 1982 ecco la comparsa degli analoghi dell’insulina(insulina umana geneticamente modificata) vuoi nella forma rapida (Lyspro) che depot (glargine). Sono gli analoghi che tuttora usiamo ,declinati in varie altre forme.
Nel frattempo i microinfusori di insulina si sviluppano.
Da quelli ad ansa aperta siamo arrivati nel 2021 a quelli ad ansa chiusa che praticamente –con qualche informazione data dal paziente- provvedono ad erogare sia l’insulina di base che quella dei boli.
Cosa ci riserva il futuro?
Si sta lavorando ad una insulina ritardata settimanale (icodec) per il diabetico di tipo 2 e forse alle insuline “intelligenti”,capaci cioè di fare la propria azione solo se necessaria,riducendo così al minimo i rischi di ipoglicemia.